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"Max Aub (Parigi 1903 - Città del Messico 1972), spagnolo d'adozione, è stato narratore, drammaturgo, poeta, critico e sceneggiatore cinematografico. La sua ingente e diversificata produzione letteraria abbraccia un ampio ventaglio di testi apocrifi, tra cui figurano monografie d'arte, biografie, sillogi poetiche, raccolte di racconti e di microracconti, pièces teatrali e falsi opuscoli. Con queste 'maschere letterarie', l'autore coniuga la perenne militanza politica e sociale che emerge nelle sue opere realiste - si ricordi, fra tutte, il ciclo narrativo de 'El laberinto mágico' - con una vocazione ludica e ironica, solo all'apparenza disimpegnata, che si rivela invece una modalità alternativa per esprimere quanto veicolato dalla produzione più 'seria'. I falsi creativi di Max Aub non si esauriscono mai nel puro divertimento ma contemplano una molteplicità di strategie letterarie derivanti da un complesso lavoro di sperimentazione formale e semantica, di ibridazione dei generi e di manipolazione del reale. Ciò le rende opere aperte e suscettibili di sempre nuove interpretazioni. [...]". Prefazione di Veronica Orazi.